Walcor e Medici con l’Africa CUAMM: di nuovo insieme per le mamme e i bambini in Africa

«Negli ultimi 5 anni di attività abbiamo realizzato 1.495.215 visite prenatali, 331.178 parti assistiti, abbiamo trattato 10.837 bambini malnutriti gravi – spiega don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm –, ma la strada è ancora lunga, perché in Africa il bisogno è immenso e ci sono ancora troppe donne che non hanno assistenza durante il parto e troppi bambini che non ricevono le cure adatte alla nascita e nei primi anni. Ringrazio Walcor per questa speciale adesione al nostro progetto e ringrazio quanti vorranno sostenere il nostro impegno, scegliendo di acquistare le uova di questa azienda, così attenta e radicata nel nostro territorio. Il Cuamm è stato fondato nel 1950, Walcor nel 1954. Nati dalle macerie della Seconda guerra mondiale, dall’intuito e dalle capacità di uomini straordinari che hanno saputo rimboccarsi le maniche per gli altri e per il proprio paese. Ci sono tutte le premesse perché la collaborazione tra il Cuamm e Walcor porti molto lontano».

«Walcor ha creduto sin dal principio nella collaborazione con Cuamm, una Ong che offre un aiuto concreto rivolto a mamme e bambini. Crediamo fortemente nel progetto ed offriremo un sostegno solidale nell’aiutare le persone più fragili – afferma Attilio Capuano, Direttore Generale di WalCor – Daremo inoltre la possibilità, con l’acquisto dell’uovo, che ognuno possa fare la sua parte, con un piccolo contributo, e sentirsi fondamentale nel progetto».

MEDICI CON L’AFRICA CUAMM

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio, anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con oltre 4.500 operatori sul campo, di cui 230 italiani. Appoggia 23 ospedali, 80 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, alla tubercolosi, alla malaria e formazione), 3 scuole per infermieri (in Sud Sudan, Uganda ed Etiopia) e una università in Mozambico.